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Iùuuuh?
C'è nessuuunoo? Altro che particella di sodio, sto cercando
disperatamente almeno un neurone attivo nella mia testa. Oggi non ce
la posso fare, troppa stanchezza arretrata. Il Maritino ed io ci
siamo impelagati nella visione di Fringe, una di quelle serie
americane tra il giallo e il fantascientifico - sopratutto con un
sacco di palle stratosferiche - che diventano una specie di droga:
appena finisce un episodio devi guardarne un altro subito, sennò ti
sale il nervoso. Che scimmia. Così finisce che andiamo a dormire
sempre tardi e la mattina diventiamo manager dei 5 minuti, spostando
la sveglia più volte per rimandare la levataccia. Oltretutto la
nostra vita sociale-culinaria-alcolica è ricominciata e ieri sera
sono venuti a cena una coppia di nostri cari amici, conosciuti come
portatori sani di litri di vino. Tutte le volte che ci vediamo, a
fine serata c'è un cimitero di bottiglie vuote. Ieri sera – meglio
dire stanotte - il Maritino non mi ha dato neanche la buonanotte,
appena ha toccato il cuscino si è addormentato in un nanosecondo.
Mi
sa che questo weekend cucinerò poco, ci vuole qualcosa di veloce, ma
buono. Le torte salate sono sempre un'ottima soluzione in tal senso.
La quiche al prosciutto ha bisogno di pochi ingredienti e di
pochissimo lavoro ed è buonissima. Morbida, saporita, compatta,
perfetta per essere tagliata a quadrotti e servirla per un aperitivo.
Mi
ci vorrebbe una vacanza. Ah, è settembre. Peccato. Prendo un caffè.
Doppio.
A
casa mia...astinenza da Bishop!*
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