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Marcello è uno dei miei
innumerevoli cugini, ma la nostra storia è un po' insolita. Non
abbiamo in comune ricordi di infanzia, cene di famiglia, tavolate di
natale con parenti. Non ho mai potuto dire ai miei compagni di scuola
mio cuggino ha fatto questo e quello […] allora chiamo mio
cuggino, anzi, io chiamo a mio cuggino (Mio cuggino -
EeLST) A volte capita – anche nelle migliori famiglie – che ci
siano incomprensioni, cose non dette o semplicemente la vita porta a
percorrere strade diverse. Con Marci, a causa di vicissitudini varie,
non ci siamo più visti per tanti, tanti anni. Io ero una bambina,
lui già un ragazzo, ognuno si faceva la sua vita. Poi, quando avevo
quasi diciotto anni, ci siamo rivisti per il compleanno di uno zio
in comune che ha riunito tutta la famiglia: fu amore a prima vista.
Platonicamente parlando. Uno dei periodi più belli della mia vita
risale a quando ho cominciato l'università: andavo spesso a trovarlo
nel suo negozio – a pochi passi dalla facoltà – e si
chiacchierava, si rideva, si fumava. Spensieratezza allo stato puro.
Io cominciavo a sentirmi una donna, ma allo stesso tempo mi piaceva
il senso di protezione che mi dava una persona più grande, che con
gli altri uomini faceva il “siciliano con coppola e lupara in
spalla” per non farli avvicinare. Era il suo modo di esprimermi
affetto, ma mannaggia a lui, quante occasioni perse! Il cuggino
topo-cane - chiamato così sempre per la canzone di Elio – è una
delle persone più divertenti e intelligenti che io conosca ed è
bello, ora che siamo tutti e due adulti - lui lo era già prima, ma
pensava di essere un ragazzino – con figli a carico, incontrarci e
continuare a ridere e a scherzare, sopratutto di noi stessi,
esattamente come in quei pomeriggi di serenità.
Oggi è il suo compleanno e il
mio festeggiamento per lui, che abita in un'altra città, passa
attraverso uno dei piatti della mia infanzia, quello che chiedevo
sempre a mia madre quando era il mio compleanno: le cotolette. Se
fatte bene, sono come le ciliegie, una tira l'altra. La cosa
fondamentale è fare il pangrattato in casa perché la panatura
risulterà più croccante e buona e metterci sempre tanto amore.
A casa mia...mio cuggino mi
protegge!
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