lunedì 25 marzo 2013

Invito a due

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Conosco il Mauz da quando sono una ragazzina, in comune l'amicizia di Roby, carissimo amico di entrambi. Spesso veniva con il nostro gruppone di amici a mangiare una pizza – si andava sempre in un locale sfigatissimo in centro perché era il solo che accoglieva 25 persone senza prenotazione...e ci sarà stato anche un motivo - oppure ci si trovava a prendere un caffè e a fare due chiacchiere in compagnia. Il Mauz, all'epoca studente universitario, organizzava ogni anno, nella tavernetta di casa sua, una gara culinaria tra amici. Ognuno doveva portare un piatto o, volendo, cucinarlo sul momento; poi si cenava, gustando ogni portata, cercando di ricordare ogni singolo sapore e alla fine c'era la votazione. Tutti erano giudici di tutti e ogni volta cambiava la modalità di voto che si inventava Roberto, creando arzigogoli assurdi che capiva solo lui. Le prima volte non ho partecipato alla gara culinaria del Mauz perché ero ancora “piccola”, ma Roby mi prenotava il piatto da portare, lui che forse non ha mai cucinato una pasta in vita sua. Ora, avevo sì e no quindici anni, la mia esperienza in cucina era piuttosto esigua e avevo fatto dei biscotti, che seppur buoni, non erano esattamente l'ideale di dolce dopo una cena di venti portate. Come direbbe la nonna emiliana stupa ad cul. Sono stata presa in giro per anni con sta storia dei biscotti.
Quando mi sono fidanzata con il Maritino – lui già ammesso all'annuale gara luculliana – il Mauz ha invitato anche me. Ero gasatissima perché con il Maritino stavamo insieme da pochissimo e quell'invito a coppie era stato come l'ufficializzazione del nostro rapporto. Sono sempre stata una gran romanticona, e il Mauz una persona sensibile e attenta anche alle piccole cose. E' un amico su cui poter veramente fare affidamento, una presenza discreta ma importante, un uomo con tanti interessi tra cui la cucina.
La ricetta di oggi è sua, un gran classico per la Pasqua: la pastiera. Dolce tipico napoletano che si gusta nelle festività pasquali, fatto con la frolla, la ricotta, i canditi, il grano: il procedimento un po' lungo mi spaventava, ma è assolutamente fattibile e il risultato dona grandi soddisfazioni a chi cucina e a chi mangia. Da preparare il giorno prima, perché la pastiera deve riposare 24 ore: sarà ancora più buona.

A casa mia...la gara culinaria sarebbe da riorganizzare!

Pastiera

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