Vecchie confezioni alla Leone |
Venerdì era la festa delle Donna
ed io l'ho celebrata nel modo più dolce che potesse esserci, con una
visita guidata alle Pastiglie Leone, un orgoglio per il Made in
Torino. Dietro l'organizzazione di questo tour c'è sempre il Turismo
Torino e Provincia, che continua a “sfornare” iniziative
meravigliose per far scoprire il capoluogo piemontese ai turisti, ma
anche agli stessi cittadini.
Tutto ha inizio nel 1857 ad Alba,
quando Luigi Leone apre la sua confetteria e comincia la produzione
di deliziose pastigliette. Le vicissitudini storiche portano a
cambiare un paio di volte i proprietari – ma mai il nome - fino ad
arrivare al 1934 quando rileva l'azienda Giselda Monero, una donna
tutta d'un pezzo, che ha trasmesso la sua passione per le cose fatte
bene. Ed ora è suo figlio ad essere a capo della Leone, insieme con
la figlia Daniela. Ci hanno accolto loro nel nuovo stabilimento alle
porte di Torino e ci hanno portati a fare un viaggio tra zucchero,
succhi di frutta, fave di cacao e storie affascinanti.
Tutti i prodotti sono fatti in
maniera artigianale, con pochi e selezionati ingredienti, tutti
naturali. Le famose pastigliette sono al 94% zucchero e aromi
naturali; le gommose sono fatte con purea di frutta, zucchero e la
gelatina usata è solo di origine vegetale. Alla Leone si utilizzano
solo gomma arabica – la resina che si ricava da una particolare
acacia africana - e gomma adragante che si ricava sempre da arbusti
che crescono in Asia. Casse di caramelle colorate, gelatine di frutta
profumate, sukaj, liquirizie...sembrava di stare in paradiso! Si esce
dalla rumorosa zona di produzione delle caramelle e si viene
investiti dal profumo inebriante del cioccolato. Mi aspettavo che
Willy Wonka comparisse da un momento all'altro. La Leone non solo
produce cioccolato di qualità, ma è una delle pochissime aziende in
Italia che parte dalla tostatura dalle fave di cacao, che arrivano
nella maggior parte dall'America Latina. Alla Leone si fa tutto in
casa, non si delega niente a nessuno. Le fave vengono tostate,
macinate, lavorate con lo zucchero di canna sempre proveniente
dall'America meridionale e poi si trasformano in cioccolato: quello
fondente non ha aggiunte di burro di cacao e quello al latte è fatto
con il latte fresco. Senza paragoni.
La Leone è una di quelle aziende
che rende fieri di essere torinesi, sempre più all'avanguardia dal
punto di vista tecnologico, ma sempre attenti alla tradizione, alla
storia e alla qualità.
Ora ho la borsa che ad ogni passo
tintinna di pastigliette Leone racchiuse nelle confezioni di latta
super chic dedicate a Torino.
Ma tutto questo dolce, come al
solito, mi ha fatto venire una voglia smisurata di salato, son fatta
così. Un primo piatto vegetariano, con melanzane e zucchine,
arricchito con l'uvetta e i pinoli tostati per far uscire dal solito
le verdure. Da servire con una spolverata di parmigiano e delle
bacche di pepe rosa, che contrastano con il dolce dell'uvetta e
donano un tocco di colore meraviglioso.
A casa mia...ma la cosa più
bella è che sono diventata di nuovo zia!
Le foto del tour alla Leone
Fusilli con verdure, uvetta e pinoli
Le foto del tour alla Leone
Fusilli con verdure, uvetta e pinoli
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