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Ci sono persone che entrano a far
parte della tua quotidianità casualmente, con cui si condividono
tante esperienze, chiacchiere, confidenze. Poi la vita porta a
percorrere strade diverse e spesso ci si perde di vista, ma anche
dopo tanti anni i ricordi sono così belli, così vividi, che ancora
scappa un sorriso. Così è stato per me con Fra: eravamo compagne di
classe al liceo, eravamo amiche. Fra era un'accentratrice, una
leader, con un carattere molto forte, avrebbe fatto di tutto pur di
far ridere gli altri. Per questo fu soprannominata Fra la Furia. Una
bella ragazza, simpatica e con quel tono di aggressività che faceva
impazzire i ragazzi. Nessuno sapeva dirle di no e lei ci giocava
molto su questo aspetto, che funzionava benissimo anche con i
professori. Era un'attrice nata: per evitare un'interrogazione era
capace non solo di fingere un malessere, ma riusciva a diventare
pallida – ancora adesso è per me un mistero – per essere portata
in infermeria. Quando, raggiunto il suo scopo, usciva dall'aula, si
girava verso di noi e ci faceva l'occhiolino, segnale che voleva dire
“ci vediamo dopo nei bagni dell'ala nuova per fumarci una
sigaretta”. Interpretazione da Oscar. Una volta si era invaghita di
un ragazzo di colore e aveva scritto sul muro della classe w la
Somalia, ʍ la Svezia: abbiamo
riso per una settimana. Fra era una “forte”, sempre con la
battuta pronta e con quel cipiglio che sapeva mettere in soggezione,
ma sapeva essere anche molto sensibile e quel suo modo strafottente
di affrontare la vita, credo fosse uno stratagemma per celare un po'
il suo lato timido e bisognoso d'affetto. Come tutte le adolescenti.
Sono tanti i flashback legati a lei, le gite, i pomeriggi a studiare
insieme, i giochi fatti a scuola – il tiro al bersaglio con la
pistola d'acqua è entrato negli annali – tutti ricordi divertenti
e spensierati.
Non
ci siamo più viste con Fra la Furia, ha pensato bene di andare via
di scena a diciannove anni come una di quelle dive immortali. Oggi
sono passati 13 anni da quel giorno, ma la sua risata e la sua
vitalità sono dei segni indelebili nei cuori di chi l'ha conosciuta.
Fra
mangiava una montagna di schifezze, ma ci teneva alla linea, per cui
oggi una ricetta light, ma gustosa. Il radicchio tardivo è un
ortaggio dai colori meravigliosi, cuocendolo un po' meno, ma c'è
poco da fare! L'ho semplicemente sbollentato per pochi minuti e poi
fatto gratinare in forno con una spolverata di parmigiano e qualche
fiocchetto di burro. Un contorno facile e veloce, ma che esce un po'
dalla routine. Il sapore oscilla tra il dolce e l'amarognolo,
esattamente come Fra la Furia.
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