giovedì 7 marzo 2013

Fra la Furia

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Ci sono persone che entrano a far parte della tua quotidianità casualmente, con cui si condividono tante esperienze, chiacchiere, confidenze. Poi la vita porta a percorrere strade diverse e spesso ci si perde di vista, ma anche dopo tanti anni i ricordi sono così belli, così vividi, che ancora scappa un sorriso. Così è stato per me con Fra: eravamo compagne di classe al liceo, eravamo amiche. Fra era un'accentratrice, una leader, con un carattere molto forte, avrebbe fatto di tutto pur di far ridere gli altri. Per questo fu soprannominata Fra la Furia. Una bella ragazza, simpatica e con quel tono di aggressività che faceva impazzire i ragazzi. Nessuno sapeva dirle di no e lei ci giocava molto su questo aspetto, che funzionava benissimo anche con i professori. Era un'attrice nata: per evitare un'interrogazione era capace non solo di fingere un malessere, ma riusciva a diventare pallida – ancora adesso è per me un mistero – per essere portata in infermeria. Quando, raggiunto il suo scopo, usciva dall'aula, si girava verso di noi e ci faceva l'occhiolino, segnale che voleva dire “ci vediamo dopo nei bagni dell'ala nuova per fumarci una sigaretta”. Interpretazione da Oscar. Una volta si era invaghita di un ragazzo di colore e aveva scritto sul muro della classe w la Somalia, ʍ la Svezia: abbiamo riso per una settimana. Fra era una “forte”, sempre con la battuta pronta e con quel cipiglio che sapeva mettere in soggezione, ma sapeva essere anche molto sensibile e quel suo modo strafottente di affrontare la vita, credo fosse uno stratagemma per celare un po' il suo lato timido e bisognoso d'affetto. Come tutte le adolescenti. Sono tanti i flashback legati a lei, le gite, i pomeriggi a studiare insieme, i giochi fatti a scuola – il tiro al bersaglio con la pistola d'acqua è entrato negli annali – tutti ricordi divertenti e spensierati.
Non ci siamo più viste con Fra la Furia, ha pensato bene di andare via di scena a diciannove anni come una di quelle dive immortali. Oggi sono passati 13 anni da quel giorno, ma la sua risata e la sua vitalità sono dei segni indelebili nei cuori di chi l'ha conosciuta.
Fra mangiava una montagna di schifezze, ma ci teneva alla linea, per cui oggi una ricetta light, ma gustosa. Il radicchio tardivo è un ortaggio dai colori meravigliosi, cuocendolo un po' meno, ma c'è poco da fare! L'ho semplicemente sbollentato per pochi minuti e poi fatto gratinare in forno con una spolverata di parmigiano e qualche fiocchetto di burro. Un contorno facile e veloce, ma che esce un po' dalla routine. Il sapore oscilla tra il dolce e l'amarognolo, esattamente come Fra la Furia.

A casa mia...ci vediamo nell'ala nuova!

Radicchio tardivo gratinato

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