Assisi -Chiesa di San Francesco |
Oggi
è San Francesco, patrono d'Italia. Viene chiamato “il poverello di
Assisi” e la sua tomba è meta di tantissimi pellegrini, ma anche
solo turisti che arrivano da tutto il mondo. Anch'io ci sono stata.
Assisi è un paese meraviglioso, camminando tra le vie del borgo
sembra di stare in un presepio, che non a caso è nato proprio
grazie al santo, e la chiesa di San Francesco affrescata da Giotto è
di una bellezza tale da togliere il fiato. Sicuramente è il santo
più famoso, la cui storia ci viene raccontata fin da piccoli, a cui
hanno dedicato film, cartoni e spettacoli teatrali – “Forza
venite gente” l'ho fatto anch'io una volta! - e il cui nome è tra
i più diffusi. Quindi auguri a tutti i Francesco e Francesca, ed in
particolare alla mia amica Françis che oltre a festeggiare
l'onomastico, compie anche gli anni!
Françis
ed io eravamo compagne alle medie, quindi il calcolo degli anni che
sono passati comincia ad essere imbarazzante. Passavamo spesso i
pomeriggi insieme e mia madre era felicissima che io studiassi con
lei, visto che era la prima della classe, titolo che le è rimasto
anche successivamente. Non è mai stata una secchiona, né un topo
da biblioteca, il suo era proprio un talento naturale, che
evidentemente ha saputo sfruttare e che non ha sotterrato. Oggi i
riferimenti religiosi si sprecano. Io speravo che imitandone i gesti
– mentre studiava muoveva sempre una matita – mi giungesse per
osmosi un po' di intelligenza. Non ha funzionato, eppure la imitavo
bene, porca paletta!
Franci
è sempre stata piuttosto posata, dotata di grazia naturale sia nel
parlare che nei movimenti, io la solita caciarona con l'andatura da
orso e la leggiadria di un paracarro. Però facevo ridere. Una
carriera da comica buttata alle ortiche. Uno dei nostri giochi
preferiti era piuttosto stupido, ma ci faceva tanto divertire: uscivo
sul balcone della sua cucina e invitavo vicini, passanti, gatti del
cortile, uccellini, nani e ballerine ad unirsi alla nostra merenda,
neanche fossi stata San Francesco quando richiamava gli animali. A
pensarci, che vergogna! Però questo è uno di quei ricordi che ogni
tanto viene fuori durante le nostre chiacchiere e a distanza di tanti
anni, continua a farci ridere.
Oggi,
allora, esco metaforicamente sul balcone e vi invito a gustare questa
pasta meravigliosa: paglia e fieno con zucchine e ricotta. Veloce,
sana, gustosa, con un formato di pasta bicolore che rende allegro il
piatto.
A
casa mia...Altissimu, onnipotente, bon Signore,tue so' le laudi, la
gloria, l'honore et onne benedictione (Cantico delle creature)
Paglia&fieno zucchine e ricotta
Paglia&fieno zucchine e ricotta
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