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Domani è la notte di Halloween, ma soprattutto è l'inizio di un
lungo ponte di relax e di tranquillità. E ci voleva! Personalmente
ho trovato questo inizio d'anno particolarmente faticoso – ma so di
non essere la sola – e avere qualche giorno per staccare dalla
routine quotidiana non può che far bene. Immagino già i bambini
mascherati che ridono e lanciano coriandoli per le strade: belli,
eh...però che ansia tutti quei visi pallidi da cerone bianco con
rossetto rosso che cola a mo' di sangue. Sarò vecchia, ma mettermi
in testa un cappello da strega o un cerchietto trasparente con una
mannaia attaccata che sembra che mi abbiano corcata – termine
tecnico – di brutto, proprio non mi da' soddisfazione. Le antiche
tradizioni mi piacciono di più. In Italia ci sono molti gesti legati
alla commemorazione dei defunti, ogni regione ha la propria storia,
una leggenda diversa. Affascinante. Mio padre mi raccontava che
quando era bambino, fine degli anni '30 – quando dico “antiche”,
non scherzo mica! - era usanza lasciare sul tavolo un piatto con dei
dolcetti o comunque qualcosa da mangiare, in modo che i cari defunti,
passando di lì, potessero ristorarsi. Non è molto più poetico in
confronto a ragnatele e fantasmi paurosi?! Va bene, mi arrendo. Mani
in alto. Non posso più resistere a mostri, biscotti fatti a forma
di pipistrello e a dolcetti di zucca. Anch'io ho creato una ricetta
perfetta per Halloween: la pasta viola. A dirla tutta è stato un
caso fortuito, una di quelle paste sciuè sciuè dell'ultimo
minuto quando nel frigorifero non c'è quasi nulla e bisogna
inventarsi qualcosa. Una mezza cipolla, mascarpone, uova di lompo,
pasta d'acciughe: l'aspetto è veramente orrendo – ma così
dev'essere domani, no?! - la pasta è proprio viola, ma il gusto è
tutt'altro che spaventoso. Cremosa e dal sapore deciso, io ho
aggiunto anche una spolverata di bottarga, ma è assolutamente
facoltativo. Perfetta con del prosecco bello fresco.
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