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Ho
visto il film “Mangia, prega, ama” con Julia Roberts. Mi è
piaciuta l'idea del viaggio, del confronto con gli altri e l'aprirsi
ad altre culture per ritrovare sé stessi. Fa realmente venire voglia
di prendere il primo volo e andare dall'altra parte del mondo, in
India, in Thailandia, per prendersi il proprio tempo e riflettere. Le
scene girate in Italia, in particolare a Roma, fanno parte ovviamente
della parte “mangia” del film. Ho trovato un po' banale e anche
un filino irritante l'immagine dell'italiano medio che non fa altro
che mangiare e sa godersi la vita con il dolce far niente, la cui
massima aspirazione è vedere una partita di calcio la domenica, come
se in Italia il lavoro fosse un optional. Beh, sotto certi aspetti
forse sì, ma arriveremmo ad un altro argomento.
Tuttavia,
è innegabile che quella parte del film fa realmente venire
l'appetito e poi Roma...Roma è veramente splendida!
“Quanto
sei bella Roma, quann'è sera. Quando la luna se specchia dentro ar
fontanoneeeee”: vi vedo già con gli accendini in mano cantare
abbracciati. Poi, non si sa come mai, Venditti ad un certo punto si
trasforma in Guzzanti. Roma è una città che trovo meravigliosa, non
solo per la storia che trasuda fin dai tombini, ma perché riesce a
conciliare la maestosità dei monumenti, delle chiese famose in tutto
il mondo, delle grandi opere d'arte, con la semplicità delle piccole
vie con i sanpietrini, delle botteghe, delle trattorie alla mano ed
accoglienti, dove le parole d'ordine sono tradizione, bontà e
abbondanza. Se chiedi un piatto di pasta all'Amatriciana mica ti
servono due forchettate stitiche su di un piatto enorme per fare
scena – la nouvelle cousine, manco a li cani - ma una
porzione che il dietologo non approverebbe, con tanto pomodoro,
guanciale saporito, pecorino romano come se piovesse. E una delle
paste che faccio più spesso perché veloce e straordinariamente
buona. Originaria di Amatrice, paese in provincia di Rieti, è
diventata piatto tipico del Lazio, con le inevitabili varianti da
zona a zona. Nessuno mi linci se non seguo la ricetta vera – uso la
pancetta la posto del guanciale - ma vi assicuro che il risultato è
straordinario e alla fine, dopo una scanata di pane, il piatto sarà
così pulito che il lavaggio sembrerà superfluo.
Te sento e nun teee sento
RispondiEliminaGrande Guzzanti!
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