Halloween
si sta avvicinando. Vedo impazzare su internet e sui vari blog di
cucina tante ricette di dolcetti orrendi da vedere, dalle forme più
terrificanti, con ragni e spaventose facce. No, grazie. Non fa per
me. So che una grande fetta di persone è attratta da questo tipo di
festeggiamento anglo-americano – mia figlia per prima - ma su
certe cose sono una tradizionalista: il prossimo ponte sarà per la
festa di tutti i Santi e per la ricorrenza dei morti. Stop.
Dopotutto, fino a qualche anno fa, non sapevamo neanche cosa fosse
Halloween: il mio primo ricordo è la scena di E.T. in cui Elliott
trasforma il mostriciattolo in una fantasma per poterlo portare
fuori. Poi sono cominciate, verso gli anni del liceo, le feste a tema
in discoteca: insomma, la scusa per fare soldi. L'ho già detto che
la festa di Halloween non m'interessa?! L'unica cosa che salvo sono
le zucche. Trovo che quelle piccole, non commestibili, siano molto
scenografiche per apparecchiare la tavola e dare un tocco
autunnale,ma colorato. E poi, decisamente, salvo le zucche da
mangiare e questa è la stagione migliore per provare diverse ricette
con questo ortaggio meraviglioso e versatile.
Il
piatto preferito del Maritino sono i cappellacci. La Nonna e mia
suocera Maura, da buone ferraresi, impastavano tutti i weekend e i
tortelli di zucca venivano fatti molto spesso, per la gioia del
Maritino. Erano come delle macchine da guerra: creavano dei tortelli
meravigliosi in pochissimi secondi e lavoravano come ad una catena di
montaggio e alla fine il tavolo della cucina era pieno di file
ordinate di cappellacci, i Caplaz in ferrarese. Conditi con
burro e salvia o, più spesso, con il ragù di salsiccia, che riesce
a contrastare il dolciastro dato dagli amaretti nel ripieno. Ci ho
provato anch'io e il risultato, anche secondo il giudizio di un
esperto in materia come il Maritino, è stato ottimo. Chiudere i
tortelli non è facilissimo, ci vuole allenamento, ma una volta
capito il movimento si va in scioltezza. Per fare la cosa più
semplice e più veloce, ho fatto anche dei maxi ravioli che risultano
ancora più ricchi perché colmi di farcia e molto chic da servire.
Se
Halloween vuol dire cappellacci, ci sto.
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